Gioven@leOnLine

Il Giorn@lino  

 

                                           marzo  ’ 11

 

 

Terremoto e tsunami in Giappone

 

TOKYO – Il giorno venerdì 11 marzo 2011, un terremoto

 di 8.9 gradi della scala Richter ha sconvolto il Giappone

e ha provocato uno tsunami di dimensioni spaventose a Sendai.

Le onde hanno toccato i 10 metri di altezza. Una diga nella

prefettura di Fukushima, nella parte nordorientale del

Giappone ha ceduto travolgendo numerose abitazioni.

Un treno in servizio sull'area costiera della prefettura

di Miyagi, l'area del Giappone  più colpita,risulta

attualmente disperso dopo il passaggio di un violento

 tsunami a seguito del sisma. Una nave con 100

persone a bordo è stata travolta dallo tsunami che ha

colpito la costa giapponese.

 A seguito di un incendio nella centrale nucleare di

 Onagawa, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza,

 dal momento che  il processo di raffreddamento di uno

dei reattori non sta procedendo come previsto, anche

 se comunque il primo ministro giapponese Naoto Kan

 ha assicurato che non è stata registrata alcuna fuga

radioattiva dalle centrali nucleari.

Il ministro degli Esteri Takeaki Matsumoto,

 ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di

accettare gli aiuti internazionali.

Nel frattempo aumenta d’ora in ora il bilancio dei morti.

Tra morti e dispersi, il bilancio ha superato quota 24mila.

I morti accertati sono ormai 4.255, mentre i dispersi

sono oltre 20mila soltanto nella prefettura nord-orientale

di Miyagi. I feriti sono 2.282.

Scende il numero degli sfollati che sono ospitati nei

centri di accoglienza.

Nella sola città di Ishinomaki i dispersi sono  10mila.

 

 Passero IV T

 

L'evoluzione della rete dalle origini ai giorni nostri.

 

 

Venti anni fa in America c’ era la paura di un conflitto nucleare.

Per tale motivo il Ministero dell’ Interno americano decise di creare una rete di computer così da essere in contatto con le altre basi militari.

Fortunatamente il conflitto non ci fu, però la rete rimase attiva e prese il nome di ARPANET.

La crescita di tale rete si allargò alle università americane, gli studenti americani usavano Arpanet per scambiarsi file ed informazioni di vario genere grazie alla posta elettronica.

Nel 1992 il Cern di Ginevra lanciò l’ opportunità di inserire ipertesti in rete, così il web (world-wide-web) rete intorno al mondo dalla versione 2.1 passò alla versione 2.2, che permetteva non solo di visionare ma anche di mettere le informazioni in rete.

Negli anni si sono sviluppate, grazie ai nuovi servizi messi a disposizione dalla rete, la posta elettronica, la consultazione di banche dati,  l’accesso a biblioteche elettroniche, chat lines,  programmi peer-to-peer e il commercio elettronico e soprattutto i motori di    ricerca (google, libero, Virgilio, yahoo etc) che consentono di trovare tutte le informazioni in modo veloce   .

Di recente si è avuto lo sviluppo di nuove piatteforme sociali come msn, faceboock, twitter e my space che sono di uso frequente tra i giovani.

Queste innovazioni hanno modificato i modi vivere di tutti noi, basti pensare che prima per mandare un messaggio occorrevano molti giorni ora in pochi secondi il messaggio viene recapitato al mittente.

Però come tute le cose bisogna usarle in maniera giusta.

Non si può sottovalutare il fenomeno della globalizzazione scaturita da internet che ha aperto le frontiere e quindi ha permesso di sapere tutto quello che accade nel mondo in tempo reale e di scoprire eventuali notizie che potrebbero anche ledere in maniera grave tutti.

La tecnologia ha fatto si che si è perso molto il rapporto faccia a faccia facendo nascere in maniera spaventosa il fenomeno della solitudine.

 

Valerio De Falco 5 T

 

TEST ANTIDROGA PER GLI INSEGNANTI

 

Come ben sappiamo i test antidroga entrano in ospedale, ma molto probabilmente si sta pensando di farli entrare anche nelle scuole.

Dopo tante categorie già a rischio come ad esempio: conducenti di mezzi pubblici, macchinisti e altri ancora, si sta pensando di fare dei controlli anche su infermieri, ostetriche e tutti coloro che sono a contatto con il paziente. Molto probabilmente anche gli insegnanti verranno sottoposti a vari test antidroga.

Carlo Giovanardi avverte che il problema più grande ci sarebbe se il paziente venisse curato dal medico, che in quel momento perde il controllo a causa della cocaina.

 

 

Chi controlla i controllori??

 

Sansone II S